Morrison Hotel, le tracce
Lato A: “Hard Rock Cafe”
- Roadhouse Blues – 4:04
- Waiting for the Sun – 3:58
- You Make Me Real – 2:50
- Peace Frog – 2:52
- Blue Sunday – 2:08
- Ship of Fools – 3:06
Lato B: “Morrison Hotel”
- Land Ho! – 4:08
- The Spy – 4:15
- Queen of the Highway – 2:47
- Indian Summer – 2:33
- Maggie M’Gill – 4:24
Fine anni ’70, i Doors non se la passano proprio liscia: le recensioni degli ultimi due album sono tutto fuorchè esaltanti e l’atteggiamento di Jim Morrison non fa altro che complicare la situazione.
Calo di vendite e fan sempre più distaccati dalla band che fanno presagire che le porte per il gruppo, questa volta, si stanno per chiudere definitivamente.
Ci sono tutti i presupposti per apporre la parola fine eppure… si aprono magicamente le porte del Morrison Hotel.
Il quinto album rappresenterà per i Doors un vero ritorno al passato, a quelle sonorità autentiche che avevano fatto raggiungere l’olimpo dell’hard rock e blues.
Il chitarrista Robby Krieger raccontò la nascita del brano Peace Frog: “Avevo qualche idea sulla musica, è un accordo in G, più il riff seguente ovviamente; non avevo ancora un testo, così lo portai da Jim, ma lui non riusciva a pensare a niente che funzionasse. Così iniziamo a sfogliare i suoi libri di poesia e ne trovammo una, “Racconti d’aborto”, e c’erano delle parti davvero cool”.
Altra curiosità è quella riguardante la celeberrima copertina dell’album.
L’addetto del Los Angeles Morrison Hotel non avrebbe permesso di immortalare la hall dell’albergo, ma durante una sua pausa, il fotografo Enrico Dilitz riuscì a scattare una delle istantanee più famose grazie anche alla band che si precipitò all’interno del locale.